Monthly Archives: August 2012

Un Padre in gonna rossa.

Stavo preparando un articolo diverso da questo. Avevo infatti deciso di scrivere su Paul Ryan (ma potrei ancora farlo), ma mentre scrivevo il pezzo, continuava a ronzarmi nella testa quella piccola notizia di costume di un paio di giorni fa, arrivata dalla Germania.

Il signor Nils Pickert indossa ora una bella gonna rossa perche’ il figlio di cinque anni preferisce indossare abiti femminili. Notizia piccola, eppure ha colpito l’attenzione della rete e dei giornali. Ne ho lette di tutti i colori: chi loda il signor Pickert e chi invece asserisce che faccia solo del  male a suo figlio, che pare ora mostri anche attenzione verso lo smalto per unghie.

Bla Bla Bla.

E’chiaro che questo bambino sia uno di quei omosessuali che dimostrano il loro essere da quando sono piccoli. Nella maggior parte dei casi, i genitori, ma soprattutto i padri, combattono una guerra feroce con l’idea che il loro figlio maschio sia diverso. Causando a tutti dolore, confusione e tristezza. Buon per il bambino tedesco che suo padre invece dimostri tale livello di comprensione. Forse crescendo il sapere di avere  alle  spalle il padre lo aiuterà’ a vincere quei pregiudizi e forse abusi che nonostante egli viva nell’Europa del Nord (c’e’ una differenza), subirà’ durante la sua vita.

Questa notizia mi ha fatto riflettere. Anche io ho un bambino, il mio si chiama Marco e ha nove anni. E’ un bel bambino allegro e vivace sempre pronto a farti ridere e a mettersi nei guai. Io non so che cosa diventerà’ il mio Marco un giorno. Non conosco quali scelte lui farà’ e quale sarà’ il suo destino.

Il mio Marco forse un giorno farà’ delle scelte che io non approverò, ma e’ la sua vita non la mia. Il suo destino, non il mio.

Ma senza indossare una gonna rossa, io saro’ nel suo angolo.

Come Angelo Dundee stava in quello di Muhammad Ali.

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Il Candidato (Romney), Il Cardinale e il Diavolo

Buongiorno.

Un incontro quantomeno anomalo e’ avvenuto in Aprile a New York. Nella Cancelleria dell’Arcidiocesi di New York si sono incontrati Il Cardinale Timothy Dolan, Arcivescovo di New York e dal 2010 Presidente della Conferenza Episcopale e Mitt Romney, gia’ Amministratore Delegato della Societa’ di affari Bain & Company e fondatore del fondo di “private equity” Bain Capital, ma soprattutto il Candidato -anche se non ufficiale ancora per poche ore- del partito repubblicano per le elezioni presidenziali del prossimo Novembre. E’ da supporre che in quell’incontro il Candidato Romney ha cercato e ottenuto l’appoggio del potente prelato americano, che grazie alla sua posizione di leader dei vescovi americani ha un forte potere politico tale da influenzare molti dei circa sessanta milioni di cattolici Americani. Un americano su cinque e’ cattolico, dato questo che rende quella Cattolica la chiesa più’ numerosa negli Stati Uniti e quindi un fondamentale serbatoio di voti necessario per vincere. Non e’ questa nemmeno una novità’ perché anche il Cardinale John Krol Arcivescovo di Filadelfia benedisse il cammino di Richard Nixon e Spiro Agnew alla Convention di Miami (se fossi in Mitt mi preoccuperei) del 1972.

Tuttavia la partecipazione del Cardinale Dolan con annessa preghiera finale presenta la grande anomalia che vede il Cattolico più’ importante d’America benedire la nomination di uno che appartiene a quella che la Chiesa Cattolica definisce non come una chiesa, bensì’ come una setta. Per giunta non cristiana. La Chiesa di Roma (definita la “Gran Puttana” da Joseph Smith fondatore della Chiesa di Gesu’ Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni), non riconosce infatti il battesimo che viene impartito dai mormoni come e’ stato ufficialmente stabilito dalla Congregazione per la Dottrina della Fede il 5 Giugno del 2001, Congregazione che era allora presieduta da Joseph Ratzinger, che e’ l’attuale Pontefice.

Dunque, La Chiesa Cattolica negli Stati Uniti per mano del suo leader, Cardinal Timothy Dolan, reciterà’ la preghiera finale sulla nomination di uno che appartiene a una setta non cristiana e che considera la sua Chiesa invece come una “Gran Puttana”. E il Candidato ufficialmente nominato accetterà’ la preghiera e la benedizione di quello che il fondatore della sua Chiesa definiva come uno dei mali del mondo. Come il Diavolo.

Con questo mi sembrano ovvie alcune considerazioni: 1) l’inarrestabile muoversi verso destra della Chiesa Cattolica Americana 2) Il disperato bisogno di Romney di far patti con tutti (anche con il diavolo) pur di essere eletto.

Aspettando Isaac.

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