E’ difficile scalare le montagne.
Ho sentito dire che in cima il vento ulula forte e che solo il coraggio non basta a farti andare più’ in alto. Ho sentito dire che la cima delle montagne e’ ardua da conquistare e la sola compagna che ti abbraccia e’ la solitudine. Fredda e cinica. Senz’anima dunque quindi violenta.
E’ difficile scalare le montagne. Quelle con le pareti di ghiaccio, i dirupi profondi e i silenzi squassanti. Quelle dove uomini e donne sono morti di freddo, di paura e anche di solitudine. Qualcuno mi ha detto che in cima alle montagne nulla potrà’ mai scaldarti il cuore. Qualcuno mi ha detto di non andare lassù’ specialmente di notte. E’ troppo alto il tetto del mondo. La neve e’ più’ fredda.
Lo sherpa aveva ragione. Parlava e fissavo i pochi denti che gli erano rimasti. Aveva la pela rugosa, di cent’anni di vita, di neve e vento. Aveva le mani callose lo sherpa e gli occhi solo fessure perdute tra le rughe.
“Non andare” mi ha detto. Ha scosso la testa.
“Non andare”.
Ma gli ho voltato le spalle e ho iniziato a salire.
E’ difficile scalare le montagne e dunque nel freddo, ho pianto.
Mi sembra una bella metafora per quelli che non si arrendono mai , anche se pagano di persona…
bella interpretazione la tua…Grazie!
È tremendamente difficile, è vero.. ma più sali e più la vista diventa eccezionale.
Hai ragione…in fondo ne vale la pena…