Please.
Let’s stop hurting creatures like this one.
Please
Quello che vedete nella fotografia, e’ il mio cane, Peanut.
Peanut e’ un mix tra un Beagle e un Golden Retriever. Ha quattro anni. E’ pieno di vita, di voglia di giocare, e’ pieno d’amore. Per la sua famiglia, per gli altri cani e per tutti gli esseri umani che incontra, siano essi belli o brutti. Ricchi o poveri, intelligenti o stupidi.
A volte e’ felice, altre e’ triste. E’ sempre grato per una carezza o un giro nel parco. E’ felice per un nuovo giocattolo (costo 3 dollari), quasi gli avessimo comprato una Ferrari. La sua occupazione principale e’ quella di amarci. Quanti di noi possono dire lo stesso delle relazioni interpersonali che sono parte della nostra vita?
Ieri, mentre attendevo in fila per prendere una macchina in noleggio all’aeroporto di Hartford (Connecticut) su uno schermo televisivo e’ apparso un breve messaggio da parte dell’ASPCA (The American Society for the Prevention of Cruelty to Animals): ogni 60 secondi un animale viene abusato. Trattato indegnamente. Ucciso. Abbandonato. Viene fatto morire di fame. Il 64% di questi sono cani.
Abbiamo adottato Peanut. Viene dal Tennessee, dove da cucciolo era stato condannato a morte perchĂ©’ abbandonato e dunque destinato ad essere avvelenato con il gas. E’ stato salvato da una persona di cuore, portato a Chicago dove ha trovato una casa, affetto, una famiglia.
Come si può’ abusare un animale che non chiede altro di amarti?
Guardate in questi occhi. Io quando lo faccio, vedo solo amore.
Filed under Uncategorized