La memoria a volte e’ mignotta.
Ci vogliamo ricordare quello che ci piace e che ci fa sorridere. Quello che e’ facile o magari quello che ci ha fatto spargere una lacrima minuta senza nessuna importanza.
Dicevo: la Memoria e’ mignotta. A volte ci urla nel cervello e ci squassa un pezzo d’anima. La mia, troia, lo ha fatto stamattina. Mi ha fatto ricordare di un giorno di fine primavera di venticinque anni fa’.
Il 4 di Giugno 1989.
Il muro di Berlino stava già’ scricchiolando. Di li a poco migliaia di ungheresi, tedesco-democratici dentro ridicole Trabant, cechi che erano ancora slovacchi e umanità’ varia dell’est europeo avrebbe tracimato verso una chimerica libertà’ così come fa un fiume della bassa che e’ stanco di stare dentro argini imposti. Che anno il 1989. Meglio del 1985 per il Brunello o del 1964 per il Barolo.
Ma non andate a dirlo ai cinesi. Da settimane migliaia di loro erano a Tiananmen Square nel centro di Pechino. Protestavano in pace. Volevano solo un sistema politico che fosse più’ inclusivo. Io me lo ricordo. C’era speranza. Mi ricordo anche come la visita di Gorbachev venne interrotta in fretta e furia. Chissà’ che pensava quel giorno Michail?
Ma i ragazzi di Pechino non avrebbero mai vissuto quello che invece andava succedendo nell’Europa dell’Est. Il 4 giugno 1989 carri armati e truppe d’assalto dell’esercito cinese assaltarono la folla inerme riunita a Tiananmen Square. Migliaia vennero uccisi e ancora di più’ furono arrestati e giustiziati senza processo.
State pur sicuri che come ogni anno il governo cinese farà’ passare il 4 di Giugno in silenzio, Come se non fosse mai esistito. Come se dal 3 si fosse passati al 5 di quel mese fatale.
Eppure, io e voi lo sappiamo quello che e’ successo quel giorno, e se siete troppo giovani, per favore andate a leggervi qualche giornale di allora. Se noi ricorderemo quel giorno, il sacrificio di tutti quei ragazzi non sarà’ stato inutile.
Ricordatevi di quello che succede nel Tibet e nella regione di Xinjiang. Ricordiamoci di Cao Shunli, di Gao Yu, di Pu Zhiqiang.
It was June 4, 1989
it was the year i was born!
an important year…
Eccezionale pezzo di storia, ricordata con passione e partecipazione.
Io c’ero , naturalmente ,ma non avevo mai letto un cosi significativo relato dei fatti.
Grazie mille
Importante davvero! E grazie a te per le tue belle parole…
The background manifests so nicely.
Thank you…
Thanks for your commitment. Great post.
Best wishes, Aquileana 🙂
Thank you for your kindness!
Complimenti! Il tuo articolo mi è piaciuto tantissimo!
Ti ringrazio di cuore!
Is the Brave Man…
Indeed…
Non ricordava. Grazie pela memoria. 🙂
Domani e altra… data (?) chi ricordare anche!
Ciao!
Thank you for writing in Italian!
Piacere. Writing in Italian is both a pleasure and a challlenge since I never learnd the language. Just bits and pieces overheard for one year in Abisinia, listening to my italians friends talk. A couple of records: bobby solo, Adriano celentano… So it is fun!
Arrivederci Gianfranco
Great story! Thank you…In my youth I had friends from Abissinia…wonderful people and great memories…
All the world became a stage when this one man had the courage to stand alone and someone else had the courage to take the photo and publish it. History is told with a single photograph.
What a day it was. And what a man!