
Il NYT ha detto che Papa Francesco sta ridefinendo la Chiesa.
Secondo me invece il NYT non capisce la Chiesa cattolica per estensione e soprattutto le vecchie abitudini vaticane. Scusate se sembro arrogante ma dopotutto vivo in America da quasi venti anni e ho studiato in Vaticano crescendo letteralmente all’ombra del “Cupolone”.
E’ indubbio che Papa Francesco ci appaia come un raggio di luce nuova. In fondo questo vecchietto arzillo di settantotto anni parla a braccio. Si fa fare i selfie con i ragazzini, fa battute e discute con i giornalisti standosene in piedi mentre l’aereo sfreccia piu’ alto delle nuvole. Di tanto in tanto dice cose che non ci aspettavamo. Bene, anzi benissimo.
E poi?
Mi ricordo la grande impressione che fece Giovanni Paolo II quando venne elevato al soglio petrino. Il mondo abbraccio’ quel polacco che sorrideva, parlava con un accento strano, portava l’orologio al quarzo (e tutti se ne stupirono), nuotava in piscina e se ne andava a sciare, almeno fino al tragico attentato del tredici maggio 1981. Eppure quel Papa che all’inizio ci apparve come un uomo nuovo che stava portando un vento innovatore nella Chiesa, si e’ rivelato un’ arcigno conservatore che ha riportato la Chiesa indietro di molti anni fermando quel magico progresso che Giovanni XXIII aveva iniziato con l’epocale Concilio Vaticano II.
Non credo che Francesco sia dello stesso stampo (grazie a Dio) di Giovanni Paolo II. Sarebbe la fine per la Chiesa di Roma. E a quelli che leggendo queste righe saltassero sulle loro sedie voglio ricordare che i primi disgustosi rapporti sugli abusi dei preti coperti dai vescovi vennero a galla sotto il suo pontificato. Il Cardinal Ratzinger aveva gia’ nel 1991 presentato a Giovanni Paolo II un rapporto sui gravi crimini contro i bambini. Non se ne seppe piu’ nulla fino a qualche anno fa.
Piazzando abilmente vescovi e arcivescovi ultraconservatori in tutto il mondo ha praticamente fermato il progresso della Chiesa di Roma chissa’ per quanto tempo ancora. Con la conseguenza di continuare ad allontanare i fedeli dalla Chiesa. Non credete ciecamente alle occasionali adunate di fedeli in paesi in cui vedono il papa molto di rado. Fatevi invece un giro per le parrocchie alla domenica mattina. Le chiese son quasi tutte vuote.
Non date solo la colpa ai tempi nuovi. Alla gioventu’ scapestrata. Al capitalismo e materialismo imperanti.
Se la Chiesa non comprende che i tempi sono cambiati, perche’ la colpa deve necessariamente essere del “mondo” e dunque nostra? Perche’ invece per una volta in duemila anni la Chiesa non ammette i propri errori? Una bella enciclica dal titolo In Enormes Errores Ecclesiae (Sugli enormi errori della Chiesa) darebbe ai fedeli una speranza. Alla Chiesa manca quell’umilta’ che troppo spesso invece invoca per gli altri e predica continuamente.
Francesco parla e parla e parla. Ma i fatti? I divorziati ancora non possono ricevere i sacramenti. Le donne ancora non contano nulla. Gli omosessuali sono ancora esseri malati.
E’ di oggi la grande notizia che Francesco ha creato una commissione che dovra’ decidere sulla commissione per i crimini contro i bambini. Avete letto bene: una commissione sulla commissione.
E a che servira’ mai questa “commissione” di otto persone sparse per il mondo? Quando si incontrano? Che cosa decidono? Come si parlano? Francesco crede forse di avere trent’anni e tutto il tempo davanti a lui? Scusatemi, ma stiamo parlando di un anziano di quasi ottant’anni a cui manca un polmone. Se deve fare qualcosa per la Chiesa, la faccia.
Tanto rumore per nulla. Questo e’ sino ad oggi il pontificato di Francesco. Pubbliche relazioni.
O come cantava Mina…
Parole, Parole, Parole…
PS Per i miei lettori non Italiani, Mina e’ una grande voce della musica italiana e Parole Parole Parole, una sua canzone